Bagnari: “Ho riportato con urgenza la questione dei trasporti ferroviari in aula, dalla Regione serve chiarezza e dal gestore pretendiamo più servizi, non tagli a discapito dei pendolari”
Da quando lo scorso 9 dicembre sono entrati in vigore i nuovi orari ferroviari nelle tratte regionali che collegano la Romagna e Bologna, i disagi per i pendolari sono esplosi.
“Alcuni di loro, con scarso preavviso e comunicazioni lacunose, si sono visti cancellare o anticipare l’orario della corsa che prendevano ogni giorno per andare o rientrare dal lavoro o dal luogo di studio, impedendo di cogliere le coincidenze che da sempre portavano a casa in orari congrui. – ha spiegato Mirco Bagnari presentando un’interrogazione urgente in Assemblea Legislativa – Il nuovo orario, che doveva dare una risposta a una richiesta di riduzione dei tempi di percorrenza tra Bologna e Ravenna contenuta nel “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale” che la nostra Regione ha finanziato con 3 milioni di euro, è stato interpretato come mero taglio di servizi, stralciando alcune fermate essenziali per chi viaggia ogni giorno da e per la Romagna”.
L’Assessore Donini, rispondendo in aula al question time, ha sottolineato come alcune problematiche siano state affrontate, ripristinando alcune fermate a San Biagio o a Godo. Ha anticipato inoltre che altri stop saranno definiti dopo le festività, ma che ancora il quadro non è completo. È attivo infatti un tavolo di lavoro permanente per analizzare la questione.
Bagnari nella sua replica, oltre a evidenziare come la rincorsa di comunicati e scarico reciproco di colpe abbia solo creato più disorientamento tra i pendolari, ha sottolineato che “Occorre rilevare come i treni con gli orari rimodulati siano puntualmente in ritardo. Segno questo di un’incapacità di gestione tecnica che non può colpire e penalizzare ancora gli utenti. Nulla però è ancora chiuso e insieme ai sindaci continuerò a dare battaglia affinché i disagi siano ridotti. – conclude Bagnari, che sottolinea – Le scelte di chi gestisce un servizio pubblico essenziale come i trasporti non possono essere prese sulla testa dei cittadini e non si possono penalizzare alcuni territori (come la Bassa Romagna e l’entroterra ravennate) che meritano rispetto e di essere meglio collegati”.