È stato approvato in Assemblea legislativa l’ultimo atto della Sessione europea per l’anno 2017, momento istituzionale di riflessione politica su ciò che la Regione ha fatto (fase discendente) per adeguare in modo efficace l’ordinamento regionale all’ordinamento europeo e su ciò che la Regione intende fare (fase ascendente) in riferimento alle iniziative preannunciate dalla Commissione europea nel proprio Programma di lavoro annuale, con particolare attenzione a quelle considerate di interesse prioritario per la Regione.

“Con la risoluzione approvata – afferma il consigliere regionale PD Mirco Bagnari, intervenuto durante la discussione – ribadiamo il nostro impegno europeista in una prospettiva di sempre maggiore integrazione europea e internazionale. Noi rifiutiamo le tentazioni isolazioniste e le prospettive di ritorno al passato vagheggiate da altre forze politiche. L’Emilia-Romagna è una regione europea con valori pienamente in linea con quelli europei in alcuni casi ben distanti rispetto alle medie nazionali.

“L’Emilia-Romagna – prosegue Bagnari – è una Regione che ha fatto proprie le linee strategiche dell’Europa 2020 della crescita Intelligente (basata sulla conoscenza e l’innovazione) della crescita sostenibile (efficiente sotto il profilo delle risorse e rispettose dell’ambiente) e della crescita inclusiva (con un alto tasso di occupazione in grado di favorire la coesione sociale e territoriale). Abbiamo investito con forza e convinzione nella programmazione dei fondi strutturali europei come strumento principale per sviluppare le nostre politiche. Proprio per questo motivo esprimiamo la nostra preoccupazione in merito al quadro finanziario europeo post 2020 ed alla possibilità di una contrazione dei fondi destinati alla politica agricola comune e alla politica di coesione, risorse destinate ai territori e in gran parte gestite a livello regionale”.

“Dopo l’approvazione di oggi continueremo a lavorare su temi cruciali come quelli della ricerca e innovazione, energia, economia circolare, spreco alimentare, agricoltura, uso e protezione del suolo, economia collaborativa, concessioni demaniali e applicazione della direttiva Bolkestein, strategia europea per i giovani, parità tra donne e uomini, violenza di genere, cyber bullismo e cooperazione allo sviluppo. In particolare su alcuni temi come quello dell’agricoltura, pilastro fondamentale delle politiche europee, sarà importante seguire con attenzione i passaggi che porteranno alla definizione della futura politica agricola comune (PAC) dopo il 2020. In tutti questi temi va sottolineata la non secondarietà del fattore “tempo” e la necessità di una reale “semplificazione” sapendo che ci sono pezzi della fase “applicativa” delle politiche europee che chiamano però in causa anche strumenti e modalità che dipendono dal livello nazionale e regionale e per i quali sono necessari esempi innovativi. Noi come Regione – conclude Bagnari – abbiamo il dovere di partecipare nelle opportune sedi al dibattito che si sta aprendo a livello europeo sul futuro bilancio dell’Unione per formulare proposte che rappresentino le esigenze del tessuto produttivo e della comunità regionale”.