Marilena Pillati: “Superiamo l’IBC, ma diamo nuovo valore a competenze e professionalità maturate”

Via libera dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna alla legge regionale che sancisce il superamento dell’IBC per la programmazione e gestione delle politiche in materia di beni culturali, artistici e naturali. “Apriamo un nuovo capitolo con un nuovo assetto istituzionale e organizzativo basato sull’esercizio diretto da parte della Regione delle proprie funzioni in materia di patrimonio culturale. In nessun modo, però – sottolinea la consigliera regionale Pd Marilena Pillati, relatrice di maggioranza della riforma regionale – intendiamo disconoscere la storia dell’IBC e il suo straordinario contributo alla crescita delle politiche culturali in Emilia-Romagna.

Il clima positivo e propositivo che ha caratterizzato la discussione politica nelle Commissioni, così come nell’udienza conoscitiva fino all’approdo in Aula ci dice due cose; in primo luogo la grande attenzione al tema del patrimonio culturale e all’IBC per quello che ancora oggi rappresenta per il sistema regionale dei beni culturali. – sottolinea la consigliera Pd – Inoltre ci conferma come il tempo sia più che maturo per immaginare un’organizzazione istituzionale diversa da quella che aveva giustificato a metà degli anni ‘70 la creazione di un istituto autonomo”.

“Intorno alla ripresa del settore culturale, nella sua accezione più ampia del termine, si giocherà molto della ripresa del benessere, della qualità della vita e della coesione sociale della nostra comunità. – richiama Pillati, ben consapevole che i provvedimenti restrittivi necessari per il contenimento del contagio in tutto il mondo stanno incidendo direttamente sull’intera filiera produttiva turistica, culturale e creativa per la fruizione dei beni del patrimonio culturale e naturale – Oggi quindi, per trovarci pronti al meglio appena sarà possibile ripartire, è importante e necessario dare corpo e gambe alla gestione delle funzioni regionali nel settore del patrimonio culturale. E farlo in perfetta armonia con le scelte culturali strategiche regionali”.