Il 13 ottobre si è svolta la cerimonia della commemorazione delle vittime civili e militari della banda della Uno Bianca

 

“È fondamentale tenere viva la memoria. Per non dimenticare mai uno dei più efferati fenomeni criminali della storia italiana e trasmettere questa memoria alle future generazioni. Bologna ricorda e rifiuta ancora una volta la violenza”. Così i consiglieri regionali del Pd, Antonio Mumolo, Giuseppe Paruolo e Marilena Pillati, in una dichiarazione congiunta in occasione, oggi, della commemorazione delle vittime civili e militari della banda della Uno Bianca, promossa dall’associazione Vittime della Uno Bianca, dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune e dalla Città Metropolitana di Bologna.

“Bologna non dimentica le vittime della Uno Bianca. Oggi come ieri, è fondamentale tenere viva la memoria e respingere con forza la violenza e l’eversione – aggiunge Stefano Caliandro, che sottolinea – Oggi si è compiuto un passo importantissimo nel riaffermare la verità e l’importanza della memoria, grazie alla partenza della digitalizzazione degli atti processuali che favorisce la conservazione e la consultazione di una mole straordinaria di materiale documentario cartaceo, audio-video e fotografico”.

Alla cerimonia, hanno partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, la presidente dell’Associazione vittime Uno Bianca, Rosanna Rossi Zecchi, e il presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi. La Banda della Uno Bianca, composta per cinque sesti da poliziotti, tra il 1987 e il 1994 ha insanguinato Bologna, la Romagna e le Marche, con 24 morti e oltre 100 feriti.